Come vi ho già anticipato dal titolo del Post, queste sono lacrime che verso volentieri, lacrime di vero piacere, avvolgenti, calde e corpose dove ogni sorso ispira il successivo, un vino avvolgente e molto vinoso, dove spiccano profumi di rosa, viola e sottobosco, di una grande rotondità ed un retrogusto quasi dolce di grande persistenza in bocca.
Questo splendido vino nasce e prende il nome da uno dei borghi più belli d’Italia, Morro d’Alba, una piccola cittadina situata a 10 km dal Mare Adriatico, su una delle creste collinari tra Senigallia e Jesi nelle Marche, qui l’antico castello (in passato sede di Federico il Barbarossa), sovrasta e domina il fertile e bellissimo territorio circostante.
Un antico borgo (risalente all’anno 1000) dove storia, cultura, musica ed enogastronomia ne fanno da padrona, oltre al bellissimo centro storico ed il castello, ci sono due originali curiosità che la distinguono, una è il museo “Utensilia” situato nei sotterranei del castello, dove in otto sale sono raccolti oggetti da lavoro tradizionali della cultura contadina mezzadrile (aratri, telai, vagli, carri, botti, scale, falci, torchi ecc.), testimoni dell’autosufficienza della civiltà contadina di quell’epoca, l’altra curiosità è nel mese di maggio quando vengono celebrati i canti e la musica del “Cantamaggio”, qui il risveglio della Primavera è affidato alla gioia di vivere e di sperare, attraverso una serie di canti e musiche bene augurali, dove canti contadini, suoni di fisarmoniche, organetti, chitarre e cembali, invadono tutto il borgo in una grande festa.
Una carta d’identità veramente entusiasmante, dove tutto è gioia di vivere e passione per le tradizioni e la cultura di un territorio veramente eccezionale, musica e vino qua vivono in simbiosi e tutto questo come ben saprete, a me piace moltissimo.
Il Vino che ho scelto per l’abbinamento musicale, è prodotto dalla Cantina di “Umani Ronchi”, un’Azienda storica di proprietà della famiglia Bianchi-Bernetti, che pian piano dal 1957 si è evoluta ed ingrandita fino ad oggi, con ben 210 ettari di superficie vitata e 10 diverse tipologie di vigneti distribuiti lungo la costa dell’Adriatico per 185 km di filari, da Serra dei Conti nelle Marche, a Roseto degli Abruzzi, producendo vini artigianali di alta qualità in metodo biologico e lavorando in modo sostenibile con l’ambiente, vincitrice di numerosi premi a livello internazionale e considerata da Wine Spectator una tra le 34 migliori Cantine d’Italia.
Un’Azienda che nel tempo ha investito nel proprio territorio e rinnovato dagli anni 70 in poi l’85% delle vecchie viti, recuperando e valorizzando vitigni autoctoni come il Pecorino e il Lacrima di Morro d’Alba, oggi è presente in oltre 60 paesi in tutti i continenti, dimostrando al Mondo intero che si può essere artigiani e fare buoni vini, anche quando si muovono grandi numeri.
Tre sono le cantine di proprietà per tre territori diversi, collocate nei territori di Castelli di Jesi, Conerò e Abruzzo, ognuna di essa con la sua storia e la sua specifica vocazione, La Cantina di Osimo (la più grande destinata ai vini rossi), per quanto riguarda la vinificazione del Montepulciano e gli altri vitigni a bacca rossa, La Cantina di Castelbellino, dove viene vinificato il Verdicchio e La cantina di Montipagano, dove vengono esclusivamente vinificati i vini rossi che nascono dalle uve di Montepulciano d’Abruzzo.
Il brano musicale che ho scelto per l’abbinamento a questo favoloso vino è uno standard jazz interpretato dal famoso contrabbassista Ron Carter “Someday My Prince Will Come”, il brano è caratterizzato da una linea melodica forte ed insolita data dal contrabbasso come strumento principale, molto morbido e rotondo come i tannini del vino, la struttura armonica nel suo bellissimo ritmo 3/4 esaltano le forti note fruttate di lampone, ribes, ciliegia e prugna, il solo di pianoforte sottolinea la gradevole freschezza e la facilità di beva, mentre il finale con in sottofondo i campanellini dell’introduzione, ci lascia in bocca una gradevole e lunga persistenza.
Un’esperienza magica e piena di energia positiva, in un abbinamento musicale veramente gradevole, da degustare quando e dove volete, gustose lacrime di felicità in un connubio armonico veramente esaltante.
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