sabato 30 gennaio 2021

Monsieur Champagne



Una Maison Francese storica, famosa in tutto il mondo per il suo ottimo e ripeto ottimo Champagne, ho avuto il piacere di degustare recentemente questo favoloso prodotto e le sensazioni che riusciamo a provare durante questa esperienza, sono veramente esaltanti ed uniche quasi indimenticabili.

La Maison nasce nel 1843, anno in cui il tedesco Joseph Krug, allora socio della celebre azienda Jacquesson, decide di staccarsi e fondare una propria azienda con l'obbiettivo di creare una propria linea di prodotti, sulla base di sue idee (rivoluzionarie per l'epoca), per creare uno Champagne unico al mondo.

Diede così inizio alla creazione di questo eccellente Champagne, dove ogni bottiglia è realizzata con uve provenienti da un appezzamento distinto e dotato di un carattere ben definito, decidendo di creare due linee differenti, i vini millesimati e cioè provenienti da un unica vendemmia e le cuvée, dove lo Chef de Cave (l'Enologo), dà il meglio di se per creare un prodotto unico e sempre eccellente anche se la vendemmia non è stata favorevole.

Uno dei punti cardinali dello Champagne delle grandi Maison a differenza della nostra produzione è proprio questa, creare sempre vini eccellenti e con quelle determinate caratteristiche a discapito della vendemmia, questo richiede molta esperienza e bravura da parte dell'enologo (Chef de Cave), nel saper selezionare e miscelare le giuste dosi (quasi come un Alchimista), dove possiamo trovare fino a 10 annate di vendemmie differenti, per creare di anno in anno una couvée impeccabile, mentre la nostra produzione è determinata dal successo della vendemmia, anche se con le nuove tecniche di vinificazione di oggi riusciamo sempre a creare ottimi vini, dando vita ogni anno a caratteristiche differenti, esaltando note e sentori sempre nuovi (questione di gusti).

Krug utilizza tutte le varietà di vitigno consentite per lo Champagne, Pinot Noir, Chardonnay e Pinot Meunier, sebbene per la Grande Couvée sia largamente prevalente lo Chardonnay, il Krug Clos du Mesnil è realizzado esclusivamente con Chardonnay in purezza, mentre il Krug Clos d'Ambonnay esclusivamente con Pinot Noir in purezza, entrambi provenienti da un unico vitigno.

Oggi la Maison Krug è alla sesta generazione ed è guidata da Oliver, ma la proprietà è del grande gruppo Louis Vuitton Moet Hennessy S.A. (LVMH), dove i suoi Champagne sono diventati un simbolo di qualità, lusso ed eleganza come il marchio che li rappresentano, nonostante tutto però i metodi produttivi sono rimasti fedeli alla produzione originale per garantirne l'eccellente qualità.


Naturalmente una Maison di eccellenza come Krug, non poteva non avere musicisti di fama internazionale che hanno composto musiche da abbinare appositamente con i loro Champagne, comunque vada anche io in qualità di Musicista/Sommelier, voglio dare il mio contributo per un abbinamento musicale unico ed esaltante.
Il brano musicale che ho scelto per questa degustazione sonora, è un aria tratta dall'opera Lakmé di Léo Delibes ", il duetto della soprano e mezzo soprano in un intreccio vocale ed inebriante equilibrio sonoro, vanno ad esaltare il grande bouquet floreale in ingresso nella bocca e nel naso, la grande spalla del corpo del vino è sorretta dalla profonda sonorità dei contrabbassi, mentre l'accentuata mineralità è caratterizzata dagli acuti delicati e pungenti della soprano, il perlage finissimo è solleticato dai leggeri e delicati pizzicati degli archi, il finale strumentale con le voci in lontananza sottolineano la lunga ed eccezionale persistenza.
Un esperienza che non può avere precedenti, questo abbinamento va ad esaltare ogni singola sensazione ed emozione sensoriale, in un turbine di piacere ed armonicità, una bottiglia riservata alle grandi occasioni per brindare ai piaceri ed ai successi della vita, buon ascolto e soprattutto buon Champagne.


martedì 12 gennaio 2021

Sua Maestà La Fiorentina


 Come dice un famoso detto Fiorentino, "sotto le quattro dita è carpaccio", la Bistecca il piatto tipico che rappresenta la Toscana in particolare modo Firenze dove è nata questa favolosa pietanza, per gli amanti della carne è il piatto per eccellenza più gustoso, ben cotto quasi sbruciacchiato all'esterno e rigorosamente al sangue dentro, il segreto nella buona riuscita di questo piatto stà nel taglio e di conseguenza nella qualità del prodotto,  nei tempi giusti della cottura esclusivamente fatta sulla brace, (in genere 5/8 minuti per lato e 10 minuti sull'osso) e condita con sale e pepe a fine cottura.
Partiamo nel descrivere il taglio della carne che è fondamentale: questo deve essere esclusivamente nella lombata e comprende l'osso, il filetto ed il controfiletto, una vera Bistecca alla Fiorentina è sempre di Manzo, (Vitellone per la precisione), possibilmente di provenienza Chianina e frollata per almeno cinque o sei giorni, la forma dell'osso deve rappresentare la classica forma di "T".

Secondo la tradizione, la nascita di questa specialità si deve alla Famiglia De' Medici che governavano  Firenze tra il XV e XVII secolo e che, in occasione dei tradizionali festeggiamenti del 10 Agosto in onore di San Lorenzo, usavano offrire al popolo fiorentino quarti di bue, che venivano arrostiti nelle maggiori piazze della città, fu proprio durante una di queste manifestazioni a metà del 1500 che ebbe origine il nome, grazie a dei nobili Inglesi presenti in piazza in mezzo al popolo, che si trovavano a Firenze (allora importante centro bancario, e capitale del Granducato di Toscana) per affari, conquistati dalla bontà della pietanza incominciarono a gridare entusiasti tra la folla "Beef Steak! Beef Steak!" (costata di manzo) per averne ancora e complimentarsi della squisitezza, i Fiorentini poi italianizzando la parola, la trasformarono il quella che oggi conosciamo tutti e cioè Bistecca.

Un grande piatto da gustare lentamente ed in compagnia, un tripudio di gusto e piacere, se non siete amanti della carne al sangue allora non potete assolutamente mangiare la vera Bistecca e se tentate di cuocerla molto per togliere il sangue, distruggerete completamente il sapore e la tenerezza di questa favolosa pietanza, sarebbe come voler mangiare il Sushi cotto, chiaramente non è Sushi.
Un mio spassionato consiglio è che se avete voglia di mangiare una buona bistecca, ordinate solo quella e non altre cose come primi piatti elaborati, perchè i carboidrati della pasta si associano male alla grande consistenza della Bistecca e rischiate di non gustarla a pieno, o addirittura di non farcela a finirla e sarebbe un vero sacrilegio, vi consiglio magari di ordinare un antipasto di affettati misti, che lega molto bene a livello di sapori e secondo me, stimola molto l'appetito in attesa della portata principale.


Il Vino chiaramente non può mancare, altrimenti come diciamo qui in Toscana, "Godi solo a metà", consiglio vini di grande importanza e tannini molto presenti, come Chianti Classico, Amarone, Sagrantino, vini di grande gusto con qualche anno alle spalle di affinamento e tannini pronti a ripulire la bocca dagli eccessi di grasso.
Rock and Roll puro per la nostra bocca, qui se dovessi associare qualche tipo di musica sicuramente cadrei su Band come, AC/DC, Creedence Clearwater Revival, Led Zeppeling, The Who, Guns N' Roses ecc... musiche dove ritmo e forti intensità sonore, vanno ad esaltare al massimo tutti i forti sentori all'interno della nostra bocca.
Questo è un piatto che almeno una volta al mese non può mancare nel mio menù, se decidete di cucinarlo a casa vostra vi consiglio di acquistare il prodotto solo in macellerie fidate e certificate, ma soprattutto di avere un buon braciere dove cuocerla a tutta fiamma, in conclusione buona Bistecca a tutti quanti, ottimo Vino e Rock and Roll!!!!!

Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano 2024

  Abbiamo visitato, degustato e goduto di questa meravigliosa città in un viaggio nel 2018 con la nostra Associazione Culturale "Bacco ...