venerdì 18 settembre 2020

Il Vino della Casa dei Ristoranti


Vino della Casa si, o Vino della Casa no, questo è il problema!!!
Come Sommelier e soprattutto Wine Lover, al ristorante mi piace scegliere ed abbinare un vino particolare in base a quello che mangio, non sempre però capita di farlo in base alle varie situazioni, ad esempio se sono a tavola con persone che non bevono vino, se il pasto che stò facendo è qualcosa di veloce come un pranzo di lavoro, oppure se il ristorante ha una carta dei vini molto limitata e troppo esuberante in rapporto qualità/prezzo.
Recentemente ho fatto un piccolo test a giro per le Osterie e Ristoranti della Toscana, provando ad ordinare il vino della casa, assaggiando quindi vini di aziende del luogo e chiaramente cercando di ordinare piatti consoni per l’abbinamento al vino in questione.
La scelta di questa tipologia di vino da parte del ristoratore, è mirata ad accontentare qualsiasi bevitore anche non esperto, senza gravare sulla scelta della bottiglia che quasi sempre viene fatta molto casualmente, che nel costo finale, secondo dove vi trovate, incide molto sul totale del conto.
Il ristoratore in questo caso, se è un intenditore di vino, opta su Aziende locali a lui conosciute, acquistando vini giovani e pronti, in bag in box per una lunga conservazione, da versare in caraffe di diverse misure, in base alle esigenze del cliente.
Normalmente nei ristoranti Toscani come vino sfuso rosso, il Sangiovese fa da padrone, mi è capitato in alcuni casi dei blend di Sangiovese e Merlot, che ho gradito moltissimo, come per esempio in un ristorante in centro a Radda in Chianti di nome “La Bottega di Giovannino”, dove devo dire sono rimasto molto sorpreso per rapporto qualità e prezzo, anche in alcuni ristoranti nell’Empolese, dove servono un Sangiovese in purezza di ottima qualità della “Fattoria di Piazzano”, ed anche a Montaione al “Pesce Rosso” , dove servono un Trebbiano (bianco) molto gradevole.
Nel caso dei vini bianchi in Toscana la scelta è molto più limitata e rischiosa, a causa che in questa regione siamo più propensi e bravi alla vinificazione dei rossi, quindi possiamo trovare in tavola del Trebbiano o in alcuni casi dello Chardonnay, certe volte anche tagliati insieme, quello che consiglio sempre, è di evitare i vini frizzanti che sono pieni di solforosa e possono dare fastidio, altrimenti se non conoscete il ristorante, ordinate una bottiglia ed andate sul sicuro, magari un buon Vermentino Toscano, perché non vale la pena mangiare dei piatti buonissimi accompagnati da pessimi vini, ricordate che il giusto abbinamento esalta al massimo la vostra esperienza culinaria.
Quando mi trovo ad ordinare un vino sfuso, chiedo sempre il vitigno di provenienza e se sono indeciso o sono nuovo del posto, chiedo se è possibile fare un assaggio prima di ordinarlo, un bravo ristoratore non si rifiuta mai davanti a questa richiesta, quindi non vi peritate a farlo.
Una vecchia tradizione, come la fiaschetta a consumo, stà tornando di moda in alcune Osterie tipiche toscane, dove trovi già in tavola il vino e viene prezzato in base a quanto ne consumi, una simpatica soluzione di antiche usanze, anche se questa non garantisce la qualità di quello che stiamo bevendo.
Nelle zone importanti a livello vinicolo, come il Chianti Classico ed il Chianti in generale, nella zona di Bolgheri e Val D’Orcia, difficilmente troviamo vini di pessima qualità, soprattutto in ristoranti famosi o storici di città turistiche, chiaramente se ne avete la possibilità, ordinate sempre una buona bottiglia, perché: “la Vita non è abbastanza lunga per bere vino cattivo”.


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