La natura va osservata, va ascoltata, compresa, non dominata.
Questa è la filosofia dell’Azienda in questione: “Antica Azienda Agricola Paolo Bea”, un luogo dove antiche tradizioni e futuro, convivono in simbiosi per la creazione di vini “Vivi”, dove si rispetta pienamente la produzione di prodotti biologici, senza l’uso della chimica di sintesi e di stabilizzazioni forzate ad accelerare la prontezza di beva, rispettando i processi naturali della vigna e del vino.
Situata nel cuore delle campagne di Montefalco in Umbria, l’Azienda si contraddistingue per una architettura quasi futuristica, dove ogni elemento e progetto stilistico è direttamente collegato alla funzionalità e necessità del vino stesso, creando prodotti unici per le loro caratteristiche organolettiche e per la loro continua evoluzione anche post vendita all’interno della bottiglia.
Ho avuto il piacere di visitare questo luogo nel 2014 durante una delle nostre Bacco Reunion con l’Associazione Culturale di cui sono socio fondatore, devo veramente dire che è stata una esperienza esaltante vedere la passione e la cura di ogni elemento nel rispetto della tradizione vinicola, proiettata in un futuro ecosostenibile, dando vita non solo ad un prodotto finale eccezionale, ma anche alla forza di tramandare esperienza ed innovazione di padre in figlio, nel creare vini meravigliosi come il Rosso di Montefalco ed il Sagrantino.
Tutti quanti conosciamo la bellezza dell’Umbria e le sue antiche e buonissime tradizioni enogastronomiche, già in un post precedente (Il Super Tannico), ho accuratamente descritto queso luogo meraviglioso, citando un’altra favolosa Azienda che ho visitato in Montefalco, una regione fantastica ricca di città meravigliose e paesaggi unici al Mondo sicuramente da visitare più di una volta.
Il Vino che ho scelto per l’abbinamento musicale si chiama “Sanvalentino” Igt Rosso Umbria, un blend tra Sangiovese e Montepulciano d’Abruzzo, vendemmia del 2007 bevuto in questi giorni dopo un lungo periodo di affinamento in bottiglia, un vino incredibile con piccoli residui organici in quanto Vivo, che si è evoluto nel tempo donando profumi e sapori veramente intensi, vera musica per il palato.
Il brano musicale che ho scelto in abbinamento al vino è un classico della musica Jazz, “Summertime” di George Gershwin, in una magnifica interpretazione di Janis Joplin (Live1969), un brano che ancora oggi è simbolo di un grande cambiamento stilistico ed interpretativo, vivendo di vita propria come il vino in questione.
Nell’introduzione troviamo una tromba ed un sassofono soprano che evocano melodie ancestrali, esaltando al massimo l’unione di questi due nobili vitigni, chitarra, basso e batteria si susseguono in un triangolo ritmico pungente a sottolineare la grande rotondità del corpo del vino, la voce graffiante e quasi al limite dell’estensione vocale della cantante, esalta tannicità ed acidità in un susseguirsi di stacchi strumentali e vocali improvvisati, dando vita ad un’enfasi quasi magica di profumi e sapori fruttati, mai scontati ed in continuo cambiamento all’interno della nostra bocca, il finale in un breve rallentando, si conclude in un cambio di tonalità maggiore nell’ultimo accordo, donando ampiezza e persistenza.
Questo è un abbinamento veramente unico, da fare in un momento di riflessione, magari sorseggiando lentamente davanti ad uno skyline mozzafiato come un paesaggio Umbro.
Nessun commento:
Posta un commento